(2006) Costruire per abitare, Aracne Editore
La tecnologia in architettura, sia che assuma un ruolo di supporto che di protagonista nella progettazione, risulta forviante. Diversamente acquista una valenza significativa nella costruzione dei luoghi dell’abitare solo quando, con concretezza e fantasia, contribuisce a soddisfare, al pari degli altri apporti, le esigenze dell’utente.
Tuttavia, sebbene la progettazione conservi la funzione di centralità nel fare architettura, qualsiasi aggettivazione, come per esempio progettazione tecnologica, progettazione compositiva, ecc., risulta impropria. Le attuali problematiche della salvaguardia delle risorse e quindi della sostenibilità degli interventi sollecitano un controllo dei processi di trasformazione, richiedendo la presenza di una tecnologia più come contributo etico e innovativo che come indifferente supporto o referente privilegiato.
Il testo si propone di informare e formare alla conoscenza del compito progettuale e costruttivo, in considerazione delle molteplici problematiche che oggi più che mai coinvolgono la realizzazione dei luoghi dell’abitare. In tal senso si intende stimolare la consapevolezza che il “costruire” è il risultato dell’integrazione tra il sapere e il fare.
La finalità didattica del testo è quella di presentare allo studente dei primi anni – in forma intenzionalmente iterativa e con un approccio al metodo della “riduzione culturale” – una guida alla progettazione e alla realizzazione dell’organismo architettonico, attraverso il controllo del processo edilizio. Processo che, governato dalla concezione sistemica, dovrebbe garantire il soddisfacimento dei previsti requisiti di abitabilità e di qualità nel tempo, nonché i presupposti di una eventuale dismissione.
La scelta del titolo Costruire per abitare richiama il pensiero di Martin Heidegger riferendosi ad una visione globale del costruire, la quale presuppone che il processo di progettazione e di trasformazione delle risorse immateriali (esigenze e inventività) e materiali (naturali e artificiali) in luoghi dell’abitare, tenga conto di tutte le implicazioni, presenti e future, che coinvolgono il benessere dell’individuo e della comunità.