Curriculum Napoli agg. 11 / 2019

Aldo Capasso,
Architetto, vive e lavora a Napoli. Già Professore Ordinario di Tecnologia dell’Architettura dal 1994, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Università

Ha diretto il Laboratorio di Tecnologie Leggere per l’Ambiente Costruito fin dal 2000. Autore e coordinatore di numerose ricerche, MPI, CNR, MIUR, Camera di Commercio di Napoli, sulle problematiche ambientali (Spazio pedonale e ciclabile e Luoghi del commercio) e su quelle tecnologiche (sistemi costruttivi in legno e tensostrutture a membrana ). Su tali problematiche ha organizzato mostre itineranti ed è stato relatore di convegni nazionali (Lo spazio pedonale e la città –L’Immagine e i luoghi del commercio nella città) e internazionali (Architettura e leggerezza-Le tensostrutture a membrana per l’architettura) Su quest’ultimo argomento ha pubblicato uno dei primi testi esaurienti sulle membrane pre-tese: Le tensostrutture a membrane per l’architettura, prefazione di Frei Otto, Maggioli editore, 1993. Successivamente integrato con gli atti del Convegno Internazionale Architettura e leggerezza (Maggio 1993 Palazzo Reale di Napoli ) Maggioli editore 1999. Infine nel 2014, pubblica Architettura atopica e tensostruttura a membrana CLEAN edizioni, a conclusione di vent’anni di studi, sintetizzando, attraverso una panoramica internazionale, le opere e gli architetti più significativi che hanno sublimato questo archetipo strutturale. Ulteriori pubblicazioni : Camminare Vedere, Prismi Editore 1989/1997, Commercio e Città, CC.AA 1993, Piazze e città, Prismi Editore 2001, Mercati e Città, Prismi Editore 2003. Attualmente la ricerca sulle problematiche ambientali affronta anche le implicazioni della luce artificiale nella percezione dei luoghi dell’abitare svolgendo fino all’ anno 2013 un seminario Luce e Ambiente all’interno dei corsi del Dipartimento di Architettura. Dal 2013 svolge un seminario su Archeologia e leggerezza, in cui cerca di sensibilizzare gli studenti architetti a volgere lo sguardo professionale verso le problematiche della protezione degli scavi archeologici. Ha partecipato alla XV e XVIII Triennale di Milano.

Pubblico

Ha collaborato con l’Amministrazione Comunale di Napoli dal 1998 al 2002 sui temi della riqualificazione urbana (Programma Urban) e sulle problematiche della mobilità urbana (Piano Urbano del Traffico e Consiglio di Amministrazione dell’ANM).
Nell’obiettivo del recupero del patrimonio ambientale e architettonico, dai molteplici percorsi gradonati delle colline della città (Napoli a Piedi 1978) al Forte S. Elmo, (La settimana nel Castello 1979) coinvolge il Comune, la Provincia e la Regione affinché prenda consapevolezza di queste risorse.
Nello stesso tempo, attraverso un’ampia attività pubblicistica sui quotidiani napoletani (Paese Sera, Mattino e Repubblica) fin dagli anni ’70, sollecita la ricerca della qualità urbana: dal recupero del dal Complesso Monumentale di Monte Oliveto alla proposta di un Dipartimento municipale sulla qualità urbana.

Segnalato in alcuni concorsi di architettura

Progetti e ricerca

I progetti dopo una prima fase negli anni settanta/ottanta, legati alle tecnologie massive, retaggio degli insegnamenti universitari, s’intrecciano sostanzialmente con quelli della ricerca. La ricerca volge l’attenzione, non solo verso le tecnologie leggere, ma principalmente verso le problematiche ambientali. Studi scaturiti dalla frequentazione universitaria con Eduardo Vittoria. In tal senso, il suo lavoro di ricerca e di sperimentazione affronta la problematica della riqualificazione ambientale attraverso due percorsi tra loro connessi: quello che coinvolge le tecnologie leggere e quello che implica gli interventi nel contesto costruito. Nelle tecnologie leggere pone una particolare attenzione sulle tensostrutture a membrana per le loro ampie possibilità d’impiego nell’architettura. Una scelta tecnologica e ambientale che, riducendo al minimo il peso del materiale, realizza non solo la leggerezza strutturale, ma anche organiche soluzioni funzionali e formali in grado di favorire il loro uso nel contesto urbano, storico e contemporaneo. Progetti e proposte trovano del Design varie declinazioni, dai componenti di confort urbano a quelli negli interni.

Arti visive

Il disegno a mano libera fa parte della sua formazione di Maestro d’arte, conseguita presso l’Istituto Statale d’Arte F. Palizzi di Napoli e successivamente al Liceo artistico, per cui le ricerche e i progetti in architettura sono preceduti da schizzi. Nello stesso tempo non trascura la sua vocazione verso le arti visive concretizzandola, verso il 2000, con gli schizzi di viaggi –architetture e spazi urbani- e parallelamente è coinvolto dal mondo fantastico di Pinocchio, realizzando una serie di assemblaggi tridimensionali (Intorno a Pinocchio) che si concludono con una grande scultura (Ospedale Santobono di Napoli). La passione creativa trova, infine, nei visi della gente, una sua suggestione, disegnando, attraverso uno slancio visivo il “volto” della persona, ma oltre il ritratto, e successivamente, attraverso una rielaborazione (pensiero visivo) lo traduce in “Volto e Volti”. Dipinti e disegni dedicati in particolare alle donne (Intorno a Lei ), in varie declinazioni. Aldo Capasso