Aldo Capasso Architetto
- ARTI VISIVE -
ULTIME OPERE - OLTRE LE OMBRE
ULTIME OPERE - VOLTO E VOLTI
Aldo Capasso, dal 1951 al 1957 studia presso l’Istituto Statale d’Arte di Napoli in cui trova la sua esplicitazione creativa e la sua manualità, favorita dai maestri Casciaro, Girosi e Chiancone. Fino agli anni ’60 dipinge partecipando a varie esposizioni. Sempre in questi anni, disegna cartoline di città e paesi e realizza pannelli decorativi per mantenersi agli studi. Alcuni schizzi di viaggio all’estero (Polonia e Tunisia) 1961/71 da studente e da docente delle scuole superiori segnano la fase di interruzione della ricerca artistica. Una fase giovanile caratterizzata da opere figurative e astratte che avrebbe richiesto una ulteriore fase successiva di approfondimento. Quella che in effetti sta rielaborare in questi ultimi anni. Le sue opere di studioso, architetto e artista, nonostante la versatilità di interessi, sono caratterizzate da una continuità formale che ha varie declinazioni. Laureatosi in architettura si dedica all’insegnamento universitario non abbandonando il disegno, che lo accompagna nella sua carriera di architetto e docente per illustrare progetti ed elaborati di ricerca.
Dal 2000 riprende il disegno attraverso appunti di viaggio caratterizzati da sostanziali tratti bicromatici (blu e verde) redatti con gli evidenziatori. (Aldo Capasso. Segno e segni-Tra percezione e creatività, CLEAN Edizioni , Napoli 2011) L’esperienza progettuale (1986) di un giardino dedicato a Pinocchio è stata la premessa per riprendere il suo “desiderio” di ricerca artistica. Infatti, il “mito” di Pinocchio lo coinvolge trasformando gadget, souvenir, testi e immagini del burattino di Collodi, in multiformi assemblaggi quali testimonianze delle molteplici implicazioni che esso ha avuto nella cultura, nella società e nei mass media. Il richiamo all’artista americano Joseph Cornell, con i suoi quadri tridimensionali con assemblaggi vari, è stato certamente una ispirazione pei suoi Pinocchi.
L’esperienza artistica elaborata “Intorno a Pinocchio” si tradurrà in alcune mostre a Collodi,(2008), ad Andria (2009) a Napoli (2010), in alcune presentazioni del suo testo “Intorno a Pinocchio” e in una scultura di Pinocchio realizzata nell’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli (2010) “Ho solo cercato di “scatolare” il burattino Pinocchio nelle sue più svariate forme, cercando, attraverso un gioco di montaggi e smontaggi tra oggetti e disegni del burattino di vari artisti e testi in diverse lingue, di contribuire ad esaltare questo fantastico personaggio, attraverso un personale approccio teso a “sistematizzare” e sublimare una produzione oggettistica-artigianale e a volte Kitsch, che coinvolge grandi e piccoli”.
E non solo! Le suggestioni delle bugie, delle tentazioni, delle promesse, dei tradimenti, dei pentimenti e delle speranze del burattino , e il fascino di un figlio “nato” da un padre, sono stati tra l’altro i motivi per tradurlo in opera attraverso l’enfatizzazione, la ripetitività e anche la sua quasi astrazione, la molteplicità di segni, testi, colori, piani e volumi. “Forse per me che sono un adulto è stato un gioco per volare nella fantasia e per non farmi intrappolare e amareggiare dalla rozzezza e dall’ipocrisia di una società senza memoria”. Così l’Autore descrive l’approccio artistico nel suo testo Intorno a Pinocchio sublimato dalla letteratura all’arte, Armando editore Roma 2008 (www.intornoapinocchio.eu) Parallelamente a queste opere, assemblate a basso rilievo, continua la sua ricerca artistica disegnando dei volti (2012), attraverso il tratto monocromatico acquarellato su cartoncino (16×22). In alcuni casi questi “volti” sono rielaborati anche in formato più grande (50×50) con un bi-cromatismo (blu e verde) realizzato con gli evidenziatori o con lo smalto acrilico.
Da uno starlcio del libro dell’autore non pubblicato I volti del quotidiano così descrive i suoi disegni: “Per me il Volto va oltre naso e bocca, si estende ai capelli, alla testa nella sua totalità: una totalità “tridimensionale” in cui la dinamicità degli occhi viene sottolineata dal tratto grafico essenziale, che rappresenta la sintesi dello “sguardo” “Il Volto trova, in quello della donna, una particolare attenzione, poiché credo che i visi femminili esaltino particolarmente la differenza tra faccia e Volto. Il ruolo del viso nella donna, a mio giudizio, è fondamentale per la sua bellezza, più degli occhi, del naso, della bocca. Molto dipende dall’armonia dei lineamenti che lo caratterizzano, dal loro rapporto con i capelli che lo incorniciano – non a caso sono la fortuna dei coiffeurs– e dalle movenze del capo che, guidato dallo sguardo e dal sorriso, si traducono, all’occorrenza, in irresistibile seduzione, sia affettiva sia sensuale, sia talvolta di malinconia.
A questa riflessione sul volto segnato solo nei suoi lineamenti esterni, si aggiunge lo stimolo all’immaginare, nell’osservare la faccia che appare vuota, riempita da altri volti vuoti o da assemblaggi di più volti. In sostanza una molteplicità di messaggi che apre alla fantasia e al pensiero dell’osservatore.
VOLTO e VOLTI
Intorno a lei
Dal linguaggio dei volti a quello del “corpo”
La raccolta di centinaia di Volti di amici, conoscenti e parenti caratterizzati da tratti sintetici, in cui sono coinvolte in particolare le donne, ha portato successivamente l’artista ad elaborarli in varie declinazioni e articolazioni.
Vale a dire, dallo slancio visivo (èlan vital) del disegno de visu, al “pensiero visivo” nell’opera finale “Volto e Volti” (2017), in cui il Volto è specchio dei Volti di altre donne o dello stesso. In fondo siamo nella stessa logica dell’assemblaggio adottata nelle opere di Intorno a Pinocchio. Anche in queste sue opere il richiamo ai grandi artisti non è mancato: da Picasso a Modigliani, da Klee a Licini. Come per Pinocchio la ricerca artistica ha abbracciato il suo “intorno”, anche per le donne, oltre ai loro volti, coinvolge i loro corpi e le loro azioni; infatti il Volto e Volti, rientra nell’”Intorno a Lei”, in cui le opere descrivono la donna, aldilà di una visione con se stessa o con le altre, con i suoi “vuoti” facciali da immaginare ed anche nella loro plastica corporeità . Immagini coinvolte da campiture colorate, tra il verde, il blu, il giallo ed il rilievo.
Gli innumerevoli volti, “catturati consensualmente” nel tempo, sono tradotti in un intenso e variegato assemblaggio di visi e, nello stesso tempo, il suo “corpo” ha trovato varie e articolate immagini volte a raccontare momenti di vita.
Alcune opere si spingono a “contaminarsi” con l’arte del passato e quella moderna ed anche con le problematiche sociali in cui la donna è coinvolta. Opere che si traducono sempre con lo spirito della moltiplicazione o dello specchiamento dei volti o delle figure.
Con la stessa logica le opere fotografiche, raccontano il “corpo” femminile che emerge oltre le ombre con i suoi “volumi” luminosi e che poi spariscono nell’oscurità, accompagnate a volte, da immagini a rilievo.
Un lessico grafico e fotografico che tenta di “sublimare” la donna, attraverso il volto e il suo intorno, la sua bellezza, intelligenza ed anche disagio reso tale perché l’uomo, con la sua inutile violenza e prepotenza, allontana sempre più la donna dall’essere amante e madre. Nello stesso tempo il suo “vuoto” facciale lascia all’osservatore altre suggestioni.
Un percorso di rielaborazione, in cui le opere sono inserite in una cornice quadrata nera a spessore, quasi a marcare il passaggio dalla realtà alla immaginazione attraverso la rigorosa geometria euclidea.
In questo percorso artistico una breve attenzione è stata rivolta alla fotografia digitale con scatti, le cui immagini vengono elaborate o talvolta sovrapposte a rilievo, in cui il paesaggio naturale o antropizzato, con le sue luci e volumi, emerge dalle ombre del bianco e nero. Anche in queste opere fotografiche si tenta sempre di sottolineare un “intorno” ambientale (architettura e paesaggio), come quello ricercato per la donna.
Infine non sono mancate esperienze di opere d’arte destinate nello spazio pubblico, realizzate o solo proposte nei vari concorsi
Il suo percorso artistico si articola come segue :
1950-70 periodo giovanile e fase sperimentale;
1970- 2000 disegno come documentazione di progetti e ricerche ;
2000- 2011 disegni di viaggi;
2000- 2019 ripresa della ricerca artistica:
2006- 2017 Intorno a Pinocchio e Totò
2006-2020 VOLTO eVOLTI
Volto;
Intorno a LEI;
Contaminazioni
Oltre le ombre (foto digitali)
1966-2019 Arte pubblica
La fase giovanile è caratterizzata da opere figurative e astratte che avrebbe richiesto un successivo approfondimento, ma l’interessi per l’architettura prende il sopravvento.
Tuttavia nelle sue opere di studioso, architetto e artista emerge una continuità di interessi, che ha varie declinazioni.
2000-2020 ripresa della ricerca artistica
Il disegno, il dipinto e l’assemblaggio tridimensionale coinvolgono il segno e i colori nel ciclo “Intorno a Pinocchio”” con i bassorilievi del burattino e quello di Volti e volti attraverso i disegni dei volti di donne e successivamente del loro corpo nella ricerca del suo intorno.
Intorno a Lei.
La ricerca affronta l’uso della foto digitale rielaborata, realizzando immagini di persone e ambienti con intensi contrasti chiaroscurali, “Oltre le ombre “ e quando coinvolgono la donna rientrano nel ciclo “intorno a Lei”
Segue, inoltre, l’elaborazione di opere per lo spazio pubblico, attraverso realizzazioni e proposte per alcuni concorsi; per questi ultimi propone alcune installazioni trasformabili nel tempo
Nel 2006 sviluppa l’esperienza progettuale, nata nel 1986, relativa ad un giardino dedicato a Pinocchio: sarà la premessa per riprendere il suo “desiderio” di ricerca artistica oltre il disegno e il dipinto. Infatti, il “mito” di Pinocchio lo coinvolge nella trasformazione di gadget, souvenir, testi e immagini del burattino di Collodi, in multiformi assemblaggi quali testimonianze delle molteplici implicazioni che esso ha avuto nella cultura, nella società e nei mass media. Le opere dell’artista americano Joseph Cornell, con i quadri tridimensionali e assemblaggi vari, hanno influenzato certamente questo periodo.
L’esperienza artistica elaborata “Intorno a Pinocchio” si traduce in alcune mostre tenute a Collodi,(2008), ad Andria (2009) a Napoli (2010), segue una scultura di Pinocchio realizzata nell’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli (2010) e presentazione del libro“Intorno a Pinocchio” ( Armando editore Roma 2008) in vari luoghi.
Nel 2006 affronta anche il mito popolare napoletano dell’attore Antonio de Curtis, in arte Totò, realizzando alcuni quadri, attraverso l’assemblaggio di prodotti artigianali del suo busto e la riproduzione di disegni di artisti dedicati all’attore. Nel 2017 in occasione dei cento anni dalla nascita di Totò elabora, con la stessa tecnica dell’assemblaggio delle opere di Pinocchio, un quadro più grande, inserendo anche la famosa bombetta elaborata in rame.
2012- 2020 Volto e Volti
Il tema che l’artista affronta coinvolge il volto, in particolare quello delle donne, disegnato nel suo approccio diretto con Lei, attraverso l’album di disegno e successivamente elaborato in un dipinto, in cui il volto, vuoto dei suoi lineamenti interni, si riempie di altri volti, si doppia o si moltiplica. In sostanza, questo passaggio segna una continuità di un percorso artistico che vede un particolare interessamento al mondo femminile (Intorno a Lei) sia per la sua “forma” sia per il suo essere intrigante e complesso.
Con questa premessa si descrivono i vari passaggi e le caratteristiche delle opere che distingue il linguaggio di Volto e Volti.
Dal 2012 La sua ricerca artistica continua partendo dal disegno del “Volto”, quale esito dello “slancio visivo” (élan vital) de visu; il disegno va oltre gli occhi, il naso e la bocca, si estende ai capelli, alla testa nella sua totalità.
Il Volto è tracciato nel suo contorno attraverso i lineamenti esterni, quindi non come ritratto, perché il volto è quella parte della faccia che sostanzialmente non subisce modifiche con l’età.
La scelta del Volto femminile, aldilà della bellezza degli occhi, del naso, della bocca, scaturisce dal fascino intrinseco del soggetto: dal rapporto con i capelli che lo incornicia e dalle movenze del capo: posture che spesso si traducono in una irresistibile seduzione: affettiva, sensuale, talvolta malinconica. Nello stesso tempo il suo “vuoto” facciale consente riflessioni e suggestioni in base alla sensibilità dell’osservatore.
Dal “Volto”, quale slancio visivo dell’artista, successivamente si traduce in “Volto e Volti”, in un “pensiero visivo” elaborando il disegno del volto in un’opera finale, coinvolgendo altri volti, attraverso tecniche grafiche, pittoriche ed anche fotografiche.
Volto e Volti”, si declina poi in “Intorno a Lei”, (tra le cui opere sono coinvolte anche le fotografie digitali, denominate Oltre le Ombre) e in “Contaminazioni”,in cui le opere sono contaminate da riferimenti ai grandi maestri del Rinascimento e dai media sociali.
Queste declinazioni espressive riguardano opere che descrivono la donna, con il suo vuoto facciale, in una visione con se stessa, con le altre, nella sua duplicità e nella sua molteplicità ed anche nella tridimensionalità: volti tesi a raccontare emozioni, riflessioni, drammi e contaminazioni, ma anche altro che assume un particolare “linguaggio”.
Opere realizzate prevalentemente con colori acrilici dalle campiture colorate, tra il verde, il blu, il giallo, ed anche il bianco e nero della foto digitale. Queste opere sono rigorosamente circondate da cornici quadrate.
Intorno a Lei
La declinazione di Volto e volti in “Intorno a Lei”, scaturisce da un passaggio successivo, in cui l’artista, oltre ad elaborare il volto della donna in una visione con se stessa o con altre, coinvolge anche la sua plastica corporeità , non solo attraverso i dipinti, anche attraverso le foto digitali in bianco e nero in cui i suoi “volumi” luminosi spariscono nell’oscurità, accompagnate a volte, da immagini a rilievo. Questa declinazione “Intorno a Lei”, in sostanza coinvolge tutte le opere di Capasso, in quanto tutti i soggetti ne sono un chiaro riferimento.
Questa fase fotografica, denominata Oltre le ombre,si collega alla ricerca dell’uso del bianco e nero nella descrizione dell’intorno ambientatale sia naturale che antropico.
Non mancano riferimenti ai grandi artisti, da Leonardo a Modigliani, come non mancano richiami ai media e all’uso della foto. In questo caso alcuni eventi segnano una svolta nella rappresentazione: al disegno si sostituisce la foto, la quale si ritiene più efficace per la trasmissione di un messaggio subliminale .
1966/2019 Nel suo percorso artistico non sono mancate esperienze di opere destinate allo spazio pubblico, realizzate e proposte nei vari concorsi. Fondamentale è stata l’idea di realizzare opere che potessero trasformarsi nel tempo, attraverso il contributo di altri artisti
In altri termini, su una struttura base di un artista, si consente la sostituzione di anno in anno dell’opera con altre e di artisti diversi ad integrazione o a negazione dell’impianto originario.
In sostanza ne deriva una installazione di arte pubblica trasformabile in progress, che consente di animare lo spazio urbano circostante e, nello stesso tempo, di realizzare una galleria che esponesse le opere sostituite.
(1966) Vite spezzate Alza bandiera Caserma Andolfato S.M.Capua Vetere (realizzato/ rimosso)
(1972) Monumento ai Caduti a Capua Proposta
(1986) Cubo Vela Napoli Piazza Borsa (temporanea)realizzato/smontato
(1993) Sfera Vela,Napoli Palazzo Reale (temporanea)realizzato/smontato
(1994) Cubo vela 2 proposta (installazione temporanea)
(1997) Vela d’Artista Piazza Campobasso Concorso (con Anna Trapani)
(2008-2009) Textile Wall Museo Madre Na Proposta
(2010) La nascita della Costituzione Lugo (RA) Concorso
(2010) Cappello Naso scultura dedicata a Pinocchio
Giardini dell’Ospedale Santobono Na (Realizzata)
2012) Giancarlo Siani Mahari Rotonda..Via Caldieri (con Carmine Ciuccio) Na Concorso
(2012) Una spirale per gli artisti Arte pubblica trasformabile Proposta(Piazza degli Artisti. Na)
(2014) Konkurs i hapur per monumentin e demokracise’’ 11/14 kavaje’’ lindja e domokracise’’ (con Carmen Terracciano) Albania Concorso
(2015) Monumento ai caduti in Guerra Valleseccarda Avellino Concorso
(2016) Cubo Info (Piazza Plebiscito) proposta Installazione temporanea
(2016) Cubo tenso (Piazza Plebiscito) proposta Installazione temporanea
(2022) Naso-panca a Collodi realizzata
(2023) Pibe de oro Maradona Panca proposta
(2023) Onde nello spazio aggiornamento Cubo tenso 15
(2023) Il pianeta terra oltre per la Mostra del Sacro Napoli
In questo percorso artistico una breve attenzione è stata rivolta alla fotografia digitale con scatti, le cui immagini vengono elaborate, sovrapposte o a rilievo, in cui il paesaggio naturale o antropizzato, con le sue luci e volumi, emerge dalle ombre del bianco e nero. Anche in queste opere fotografiche si tenta sempre di sottolineare un “intorno” ambientale (architettura e il paesaggio), come quello ricercato per la donna.
Esposizioni e mostre
Dal 1956 Al 1959 partecipa a varie Mostre, tra le quali:
-Rassegna Nazionale Arti Figurative Istituto Grenoble Napoli
-II Mostra Nazionale D’Arte Giovanile Palazzo delle Esposizioni Roma
Esposizioni di installazioni pubbliche 1966-1993
-1966 Caserma Andolfato S. Maria Capua Vetere, Podio alzabandiera
Installazione fissa Residui bellici (demolita)
Pubblicazione Aldo Capasso Volto e volti Intorno a Lei (testo critico di Gianpasquale Greco) Clean edizioni 2021
-1985 Camera di Commercio di Napoli Immagine e i luoghi del commercio nella città
Installazione temporanea Cubo vela
Aldo Capasso (a cura di), Le tensostrutture a membrana per l’architettura, Maggioli Editore, Rimini 1993.
-1993 Palazzo Reale di Napoli Convegno Internazionale Architettura e leggerezza
e Mostra d’Oltremare a Napoli Installazione temporanea Sfera vela
Aldo Capasso, Architettura e leggerezza, Maggiori, Rimini, 1999
Dal 2008 al 2017 mostre con le opere Intorno A Pinocchio e Totò:
- 2008/ Parco Collodi Pescia
- Pubblicazione, Aldo Capasso (a cura), Intorno a Pinocchio, Armando editore Roma 2008,
- 2009/ Libreria Ubik Napoli
- 2009/ 12 Andria Puglia
- 2010/ Sala Carlo III Maschio Angioino Napoli
2016 Art History Mostra a Monreale
2017 Complesso Monumentale della Annunziata, con Riccardo Dalisi
2017 Omaggio a Totò Mostra a Castel dell’Ovo
2009 mostra di disegni Segno e Leggerezza Biblioteca Facoltà di Architettura
Pubblicazione Aldo Capasso, Segno e Segni, CLEN edizioni 2011
Dal 2019 (28 settembre) inaugura (sala in fitto) la -Bottega Caccavello “Street” 59b
ed espone le sue opere Volto e Volti- Intorno a Lei e Contaminazioni
Dal 2023 (25 luglio) dà un nuovo nome alla galleria: LA STANZA DELL’ARTE
Espone le opere nelle sue varie declinazioni e propone la disponibilità
a esporre opere di altri autori
I- Mostra del Piccolo Formato 40 artisti dal 5 gennaio 2024 al 14 gennaio
Elenco delle mostre con le opere Volto e Volti e Oltre le ombre:
2018 Premio arte Palermo Teatro Biondo
2018 MI fido di te Palermo
2021 PAN Palazzo della Arti Napoli
Pubblicazione Aldo Capasso Volto e volti Intorno a Lei (testo critico di Gianpasquale Greco) Clean edizioni 2021
2021 Quarta edizione Il senso del Sacro Cappella Palatina Maschio Angioino
2022 Voci di Donna, DivinArt Gallery, Gattinara (Vercelli)
2022 Quinta edizione Il senso del Sacro Cappella Palatina Maschio Angioino
2022 Hall del cinema America Napoli
2022 Premio Sulmona
2023 Museo d’Arte Contemporanea Pinacoteca di TEORA AV
2023 Galleria Tolomeo Milano Una finestra sull’arte contemporanea internazionale
2023 Sesta edizione Il senso del Sacro Cappella Palatina Maschio Angioino
2024 Mostra del Piccolo Formato Galleria LA STANZA DELL’ARTE Napoli
2024 XXXV Edizione del Porticato Gaetano 2023 Gaeta (Leggerezza e peso)