Relazione tecnico- illustrativa
Si ritiene che il primo problema di quest’area sia quello di “mitigare “ il traffico delle auto e la loro sosta, al fine di capovolgere il rapporto uomo- verde/auto.
Questo significa allargare i marciapiedi per una pedonalità più favorevole, consentendo agli alberi di non addossarsi agli edifici, come si rileva in via Vittorio Veneto.
Per la nuova sistemazione dell’area si propone, pertanto, di operare in questa direzione; si riduce la carreggiata di 7m., il che per un senso unico è sufficiente sia per il sorpasso che per la sosta o in alternativa per un percorso ciclabile, che però dovrebbe essere inquadrato in un piano generale della mobilità della città.
Nello stesso tempo si elimina l’attraversamento davanti alla chiesa di Santa Teresa e il museo etnografico dell‘Alta Murgia, lasciando lo spazio ad un’ampia piazza, senza però togliere l’assialità pedonale di via V. Veneto e quella visiva, segnata dai filari degli alberi. La proposta della piazza, dunque, è il risultato di una scelta che privilegia l’uso pedonale e, quindi, la percezione e l’emozione degli utenti nella fruizione della nuova piazza, volta ad offrire un comfort ambientale, uno spazio di aggregazione e la valorizzazione delle presenze storiche e culturali della chiesa e del museo.
Ma non solo! L’ampio spazio semicircolare che si recupera, secondo la nuova mobilità automobilistica, consente di realizzare tre cinture di alberi che per certi versi “mitigano” la debole edilizia circostante per enfatizzare quella storica.
Nello stesso tempo, le due cinture alberate della piazza definiscono un pergolato urbano che abbraccia un’esedra, in cui una fontana a ventaglio e una triangolare convergono verso il centro.
Si propone, pertanto, un’immagine complessiva di sostenibilità (acqua, verde, legno e accoglienza) volta a rappresentare, se la proposta è accolta, un nuovo “segno” urbano del XXI secolo di Altamura, cui si augura che seguiranno tanti altri segni di novità nel contesto preesistente.
Descrizione della nuova piazza
Viabilità automobilistica
Per realizzare un’ampia e accogliente piazza, in base all’attuale conformazione urbana, si è scelta la forma a emiciclo, risultato del nuovo percorso delle auto, volto a evitare il traffico davanti alla chiesa e il museo per favorire l’area pedonale. Il tutto per una superficie di 1400mq.
Il percorso di via Vittorio Veneto viene, pertanto, spostato nella zona adiacente evitando di attraversare la nuova piazza. La strada, sempre a senso unico, ha una sezione stradale ridotta a 7 metri la cui carreggiata stradale si spinge per una decina di metri verso ovest e verso est di via V.Veneto, consentendo l’allargamento dei marciapiedi e lo spostamento degli alberi verso il suo margine, allargamento che si auspica che sia poi proseguito per tutta la strada, inserendo eventualmente anche un percorso ciclabile.
Il traffico delle altre strade provenienti da sud e da ovest è convogliato intorno all’ampia semi-rotatoria per proseguire poi verso est.
L’ampia curvatura, ovviamente, non prevede parcheggi, come in generale tutta la piazza. Circa il problema dei parcheggi se ne esclude anche la possibilità di proporne uno sotterraneo perché significherebbe attrarre auto nell’area determinando problemi d’incompatibilità con la destinazione a prevalente spazio sociale e problemi di inquinamento da gas di scarico. A tal proposito si auspica lo sviluppo delle auto elettriche installando delle colonnine per la fornitura energetica.
La sosta è consentita solo per la fermata del bus proveniente da Bari, protetta dal verde e dotata di una pensilina attrezzata, per l’accoglienza dei viaggiatori.
L’area antistante alla chiesa e al museo etnografico prevede, sullo stesso piano della piazza e dei marciapiedi, un eventuale attraversamento di emergenza e la sosta per le auto delle cerimonie religiose, laiche e ludiche e per carichi e scarichi al servizio delle attività commerciali della piazza, nelle ore consentite.
Spazi pedonali
L’area destinata allo spazio libero per il godimento dei cittadini raggiunge una superficie di mq 2400 di cui 1680 per la piazza e 720 per il marciapiedi che la cingono. Sono previsti quattro attraversamenti pedonali su strisce posti al di fuori dell’area curva della zona centrale della piazza, protetta da siepe sempre verde per evitare attraversamenti impropri. L’area centrale, che si estende fino alla chiesa e al museo, di circa 1000mq., è destinata all’uso quotidiano dei cittadini, in particolare dei bambini, alle manifestazioni e agli spettacoli, per circa 1000 persone
Componenti di confort urbano e di arte pubblica
Pergolato e fontana
Considerando le condizioni ambientali di Altamura, in particolare di quest’area, si prevedono le seguenti installazioni al fine di rendere accogliente il godimento, la percezione e la sosta, particolarmente nei mesi estivi, per adulti e bambini:
– una galleria pergolata e alberata che circonda la piazza, sotto la quale sono previste sedute, opere d’arte tridimensionali e totem informativi sul patrimonio artistico e culturale della città, eventualmente display touch per i giochi dei ragazzi;
– nel centro della piazza, descritto da un cerchio di mq 650, una fontana a ventaglio che zampilla lame d’acqua triangolari, che assecondano l’inclinazione del pergolato, concludendosi nel centro con un fungo di acqua nebulizzata. Un focus di freschezza che inonderà tutta la piazza nei mesi estivi, mentre d’inverno, se dovesse risultare fastidiosa, si terrà spenta o ridotta il minimo. Qualora venisse spenta, il suo supporto potrà essere utilizzato come palco per spettacoli in piazza;
– due sedute continue che sottolineano il cerchio conclusivo del ventaglio d’acqua e che diventano anche un punto di sosta e di contemplazione dell’esedra;
– due fontanelle, una serie di cestini, e le prese d’acqua antincendi, completano le forniture di servizio e di arredo della piazza.
Vegetazione
Tutta la piazza è circondata da tre cinture di alberi interrotte su via V.Veneto dove due filari proseguono quelli esistenti:
– la prima cintura di alberi sempreverdi, (arancio amaro) accompagna i marciapiedi, ed è integrata in basso da una siepe continua sempreverde (Viburno e Pitosforo) per evitare gli attraversamenti;
-la seconda, sempre con cespugli, e la terza cingono la metà dell’area circolare del centro della piazza: gli alberi in queste cinture sono piantumati in modo alterno Arancio amaro e lo spogliante Prunus;
– la seconda e la terza cintura di alberi sono collegate con una pergola di rampicanti con fioritura primaverile;
— parallelamente, in via VV sono integrati gli alberi esistenti davanti alla chiesa e al museo, piantumati nuovi sul lato opposto, comunque tali da non chiudere l’esedra arborea centrale per consentirne la visibilità e l’uso negli eventi.
Si precisa che l’alternanza di un albero spogliante e uno sempreverde, scaturisce dalla necessità di favorire l’ombreggiatura estiva mentre d’inverno è preferibile che il sole penetri in parte sotto il pergolato. Nello stesso tempo si utilizzano le latifoglie della stessa specie arborea utilizzata nella zona (Prunus), mentre la scelta dell’Arancio amaro e non del pino, come quello esistente, nasce dalla sua invadenza nella crescita, che non solo
danneggerebbe il Prunus, quindi vanificando l’alternanza, ma anche la pavimentazione dei marciapiede e della piazza. Senza valutare il piacevole tocco di colore estivo del frutto.
Attrezzature di servizio
Per quanto riguarda i servizi, si prevedono le seguenti installazioni:
-una pensilina di attesa del bus sul marciapiede sud, integrata con totem con display informativi, distributori di biglietti, tabacchi, contraccettivi, bibite etc, eventualmente anche l’installazione di un bagno automatico;
-chiosco giornali sul marciapiede ovest;
-chiosco acqua-frescaio sul marciapiede est;
– colonnine elettriche;
– bike sharing
Illuminazione
Il focus della piazza è la fontana a ventaglio che accompagna l’esedra del pergolato. Pertanto l’illuminazione serale ne sottolinea la rilevanza, attraverso colori soft, triangoli d’acqua. Le luci, come la fontana, si spengono quando si utilizza il suo supporto, mentre il resto dell’illuminazione rappresenta l’introduzione al focus di luce. Luci radenti sotto il porticato, luci puntuali sulle opere d’arte.
Le strade sono illuminate dall’alto da pali di luci dirette sulla pavimentazione stradale. L’illuminazione sul percorso dei marciapiedi non deve abbagliare le facciate dei palazzi, è prevista su pali bassi tra gli alberi. Solo per gli edifici storici si prevede una discreta illuminazione tale da non essere più forte di quella della fontana. Si prevede di utilizzare sorgenti luminose LED, rispettando la normativa sull’inquinamento luminoso.